Riceviamo e Pubblichiamo, dichiarazione di Ernesto Pilotti sulla questione Virtus
Devo rilevare – mio malgrado – che, nonostante l’assenza di una qualunque investitura formale, la mia figura sia artatamente accostata alla Virtus Alessandria (rammento che solo pochi mesi fa la mia amicizia con il sig. Priano è stata immediatamente strumentalizzata a tale infondato scopo).
E’ noto ai più che continuo a far parte del Consiglio Direttivo – che dovrà essere rinnovato a breve – della Alessandria Volley alla quale sono inevitabilmente e storicamente legato, e continuerò ad esserlo, nonostante il contegno di parte della nuova dirigenza non sembri riconoscente nei confronti di chi all’associazione ha dato tanto in termini di sforzi, conoscenze, visibilità e possibilità.
Quanto all’asserzione secondo la quale io avrei contattato la scuola “Anderlini” per la stipula di una convenzione con la Virtus, non posso che negare la dinamica dei fatti così come semplicisticamente descritta, nel malcelato intento di screditarmi alla luce degli ormai noti dissidi sorti all’interno dell’Alessandria Volley.
Per parte mia posso solo confermare che sono legato da una forte amicizia con i fondatori della Scuola Anderlini, tanto da essere spesso loro ospite in manifestazioni di assoluto rilievo nazionale nell’ambito della pallavolo giovanile e a cui partecipo con grande interesse. Ma si tratta di occasioni in cui non si parla solo di “pallavolo giocata” ma anche di altri argomenti correlati.
In questo contesto, l’amico Priano mi ha unicamente chiesto – se possibile – di metterlo in contatto con i responsabili della Scuola Anderlini per sviluppare con loro un possibile progetto di cui, francamente, non conosco i contenuti.
Per quanto riguarda l’ ”epurazione”, io posso solo confermare che l’Alessandria Volley ha estromesso il 20/06/17 tutti i soci fondatori ed ordinari dell’Alessandria Volley Ball Club che hanno fatto conoscere la pallavolo in Alessandria dal 1961.
Detto ciò, mi pare davvero esercizio sterile quello di cercare la polemica in contesti nei quali lo spirito (anche tra società avversarie) dovrebbe essere quello della piena collaborazione al fine di sviluppare un movimento che – forse – nella nostra città non ha ancora raggiunto i traguardi sperati.
Distinti salutiErnesto Pilotti