Attenzione alle finte email di rimborso del canone Rai
Da anni invadono le nostre caselle email, con comunicazioni studiate ad arte e con gli oggetti più disparati. Graficamente sono email piuttosto simili a quelle ufficiali, con tanto di logo e firma del presunto dirigente a renderle più credibili. Ma le comunicazioni che arrivano per conto dell’Agenza delle entrate e di Equitalia non sono autentiche e, soprattutto, hanno solo l’obiettivo di carpire le nostre informazioni personali. Si tratta di veri e propri tentativi di phishing, il cui obiettivo è quello di estorcere dati personali come le coordinate dei conti correnti o delle carte di credito.
L’ultimo caso sul presunto rimborso del canone Rai
L’ultima comunicazione (di cui abbiamo riportato la schermata di seguito) che ci avete segnalato in tanti riguarda una mail in cui si richiede al malcapitato destinatario di attivare una procedura per ricevere il rimborso del canone Rai, oppure di effettuare un versamento per regolarizzare la propria posizione fiscale. Attenzione, perché cliccando sui link riportati si attiva il download di un virus.Prima dell’estate circolava un’email che aveva le sembianze di una mail inviata dagli uffici dell’Agenzia delle entrate e che conteneva anche riferimenti a numeri telefonici reali. Nella comunicazione si faceva accenno a un debito con il dipartimento finanziario per il quarto trimestre del 2016, viene inoltre comunicato che, in caso di mancato pagamento, si provvede a un addebito sul conto corrente. L’email contiene anche dei file in allegato che, ovviamente, non devono essere scaricati o aperti. A rendere tutto più credibile, c’è anche il fatto che queste comunicazioni sono molto simili a quelle ufficiali dell’Agenzia delle entrate, con tanto di logo e riproduzione della firma digitale del finto dirigente che ci chiede di regolarizzare la posizione. Operazione che va eseguita, stando a quanto dichiarato nelle email, attraverso un versamento consistente a favore di una società.
Sia l’Agenzia delle entrate che Equitalia hanno preso le distanze da queste comunicazioni. L’Agenzia delle entrate ha ricordato che l’amministrazione finanziaria non chiede in nessun caso versamenti tramite bonifici, conti correnti o carte di credito. L’unico metodo che viene utilizzato è quello dei modelli di pagamento F23 e F24. È possibile denunciare il tentativo di truffa a qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle entrate o alla polizia. La lista non esaustiva dei falsi mittenti comprende:
- assistenzaweb@agenziaentrate.it,
- messages@mailagenziaentrate05.top,
- avviso@equitalia.it,
- servizio@equitalia.it,
- noreply@equitalia.it,
- multe@equitalia.online,
- equitalia@sanzioni.it.