Radio Cosmo, la Voce di Aldo e Tony De Giglio
L’emittente nasce ad Alessandria alle ore 10 di sabato 29 novembre 1975 dall’idea di un gruppo di 30 amici amici guidati da Tony De Giglio ed i suoi fratelli Vito ed Aldo, Enrico Pertusati, i fratelli Ricci. Il tecnico è Mario Remoti. La sede in via Marengo in casa dei De Giglio. Trasmette dalle 10 fino alle 23. La rivista “Gente” del 1976 racconta la storia della radio, a firma di Marco Mascardi: “Ormai siamo alla fine del ’74. Tony vede American graffiti, ed ecco che colpisce l’idea d’una radio-pirata che c’è nel film. Una radio… In Italia è scoppiata la voga delle radio libere. « Se facessimo una radio anche noi? », chiede Tony agli amici. Gli amici, che sono una trentina, cominciano a fare i conti. Con i conti tirati all’osso, il costo iniziale è quello di due motociclette giapponesi. Sia pure in trenta, non è facile raggranellare la cifra, ma alla fine i quattrini saltano fuori. La radio si farà. A questo punto, inizia un periodo di preparazione che coinvolge tutti. Il fatto è che la maggior parte dei ragazzi ha impegni di studio, o lavora. Le prove si faranno in piena notte. Si sceglie la lunghezza d’onda: 101 Mhz. E come chiamarla, questa emittente? Se la si chiama « Radio Alessandria », si limita il concetto; a Spinetta Marengo, a Valmadonna, a San Giuliano Vecchio e a Oviglio possono sentirsi esclusi. Così si allarga appena un po’ l’idea di radio locale, e la si battezza «Radio Cosmo 101 ». Sabato 29 novembre 1975, alle 10, cominciano le trasmissioni : è subito un successo, la gente telefona (56986) o scrive (Casella postale 68 Alessandria). La varietà dei programmi è quasi incredibile, se si pensa che i ragazzi sono tutti dilettanti. Tony sorride: « La mia droga è sempre stata la gente. Questa radio mi rimette in mezzo alla gente, come se ci camminassi insieme, potessi incontrare tutti, li potessi vedere. Certo, la nostra radio non è uno scherzo: cominciamo alle 10, finiamo alle 23, e anche dopo. Poi bisogna preparare i programmi dell’indomani… Un gran lavoro ». A mandare avanti l’emittente lavorano infatti in una trentina. Tutti hanno un compito, molti sono gli speakers per non annoiare l’ascoltatore, è un alternarsi di voci, di modi d’esprimersi: Sergio, Simone, Aldo, Ennio, Vito, Enzo, Sandra, Enrica, Laura, Paspi, Paolo, Franco, Roby… Ormai la gente li identifica già, hanno i loro fans. Tony è il più noto, e anche il più brillante: si è fatta la voce radiofonica. Quanto durerà « Radio Cosmo 101 »? Tony risponde: « Non so, abbiamo delle difficoltà, siamo stati persino denunciati, ci faranno il processo, forse… Ma l’importante, per me, era quell’emozione che provo ogni volta: io parlo, sono in contatto col mondo, e intorno a me ho tutti questi amici”.
Dopo qualche anno la radio si trasferisce in via Donizzetti al Quartiere Orti e trasmette fino al 6 novembre 1994 quando viene interamente distrutta dall’alluvione del fiume Tanaro con un suo componente Fausto Mamberti che rischia la vita. E’ lo stesso componente della radio che ricorda: “Avevo sempre fornito un racconto molto sommario di quel 6 Novembre 1994, senza addentrarmi nei particolari. Alle 11 di quella sciagurata domenica, stavo preparando la trasmissione sportiva del pomeriggio, intervallata da una breve intervista a Corrado Angelino, giocatore della Belvedere Volley, squadra di B1, sconfitta la sera prima, al PalaCima, dal Reima Crima.Tutto procedeva senza intoppi, i fogli con il quadro delle partite erano pronti, un veloce saluto a Tony De Giglio e a Tino Pastorino e un in bocca al lupo per la radiocronaca di un match importante per i grigi: Alessandria-Bologna e poi via a casa a mangiare, incurante del disastro che stava per accadere. Neanche 10 minuti dopo la mia uscita dalla radio, Tony viene avvertito dell’imminente esondazione, fa in tempo a chiudere le trasmissioni e ad imboccare la via di casa, senza avere la possibilità di avvertirmi. Nel frattempo, viene convocato un tecnico che spegne tutti gli impianti e scappa, con l’acqua già ad un livello ragguardevole assieme al redattore sportivo Gianni Sacchi. L’unica persona, purtroppo ignara di tutto ero io. Tento di raggiungere la radio, ma vista l’impossibilità di farlo in auto, provo a farlo a piedi. Nulla da fare, più percorrevo Via Donizzetti, più il livello dell’acqua si alzava in maniera impressionante. In preda al panico, raggiungo un’abitazione, per trarmi in salvo, una famiglia mi vede e mi accoglie, evitandomi una sicura morte. Da quel momento in poi, cominciano i tentativi vani di mettermi in comunicazione con i miei famigliari, ma tutte le linee Sip erano interrotte. Solo nel tardo pomeriggio, la mia famiglia che abita tuttora in una zona non interessata dall’esondazione, viene allarmata da alcuni redattori di Radio Cosmo della mia assenza. Comincia la diretta di Radio Gold, la radio che seguirà quell’evento contribuendo in maniera fondamentale al recupero dei dispersi, mia madre, disperata, chiama l’emittente chiedendo notizie. Subito il tam-tam delle voci si sparge, addirittura, durante la diretta, un ascoltatore avverte di aver visto un corpo galleggiare nei pressi di Radio Cosmo. Passano 12 ore prima che una donna, dopo aver ascoltato una mia conversazione con Flavio Costa, speaker di Radio Bbsi, anche lui abitante nella zona alluvionata, urli: Fausto, tua madre ha chiamato in radio, ti stanno cercando!”. Arriva un gommone del Comune, vengo prelevato e portato sulla terra asciutta. Gli unici presenti al mio arrivo nei pressi del Cimitero erano due giornalisti de La Nazione, cui ho rivelato questa esperienza personale, fornendo indicazioni sul disastro che mi è appaso sotto gli occhi. Di li, la fine di una tragedia, che per me incosciente e incurante dei rischi corsi, doveva essere una normale giornata da cronista sportivo, che si è trasformata nel racconto, dal vivo, della più grossa tragedia della nostra città”.
Nel giro di poco la radio riprende le trasmissioni grazie alla collaborazione di un’altra emittente fino al gennaio 2003 anno della chiusura. Enrico Pertusati, uno dei componenti del pionieristico staff di Radio Cosmo 101 di Alessandria ricorda: “Era il 1976 avevo 18 anni e Tony con la Sua Radio Cosmo sono entrati nella mia vita….e lo sono ancora adesso (nei ricordi); sinceramente non ricordo l’occasione in cui conobbi Tony ma mi ricordo le serate, anzi le nottate, su quel divano davanti alla vetrata sullo studio a chiaccherare, a ridere, a godere di quei momenti magici e irripetibili di sana amicizia. Io ero un pò più giovane di Tony, dei suoi fratelli, di Enzo o dei fratelli Ricci, e quindi mi sentivo ancora più “figo” nell’essere coinvolto in quelle interminabili discussioni su musica, donne, auto, e le varie innocenti e gogliardiche bravate che si facevano in giro quando si usciva tutti in gruppo. Una sera d’estate Tony mi ha “battezzato” nell’etere facendomi presentare uno dei tanti dischi che gli portavo a sentire; sono sincero ricordo ancora la sensazione di panico con il cuore che batteva fortissimo quando mi fece il cenno con la mano per iniziare. Da quella sera incominciai a trasmettere un paio di volte alla settimana dalla mezzanotte alle due. Quanta musica, allora amavo (e amo tutt’ora) il glam-rock, il solido rock specialmente inglese, il progressive, fino ad arrivare a quello che allora chiamavano jazz-rock. Tanti generi diversi e spesso poco “radiofonici” eppure mai una volta che Tony abbia “imposto” un pezzo puttosto che un altro. Successivamente per circa due anni avevo insieme al mio grande amico Carlo una nostra trasmissione, il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 15 alle 16 che si chiamava “un’ora di rock” e che permise (senza peccare di superbia) a molti giovani alessandrini di conoscere quello sconvolgimento delle “regole” che fu il punk-rock. Allora per noi la musica era una religione, una vera ragione di vita, un qualcosa “di grande” che ha permesso a moltissimi, me compreso, di non “deviare” su altre e pericolose strade. Eh si, Tony caro amico mi farebbe tanto piacere sentirti, vederti, vorrei abbracciarti e dirti quanto sei stato importante per me. E mentre sto scrivendo mi vengono in mente mille episodi, ma ti ricordi il “casino” che abbiamo combinato alla Foresta, e quando ci portavi in macchina con te e andavi sempre come un pazzo spericolato, e i pomeriggi d’estate in piscina, e le gare di braccio di ferro (mi hai sempre battuto!!), e poi tanto e ancora tanto e tanto. Ciao Tony, ciao Radio Cosmo”. Sulla storia di questa e delle radio di Alessandria: RadioAlessandria: Radio Cosmo 101.