Alessandria da visitare
Il centro della città è caratterizzato dalla vastità di piazza della Libertà, anticamente Platea Maior. La piazza d’armi voluta da Napoleone fu ottenuta mediante la demolizione, avvenuta nel 1803, dell’antica cattedrale del XIII secolo opera dell’architetto Ruffino Bottino. Agli inizi degli anni 2000 sono stati portati alla luce i resti delle fondamenta per studi di approfondimento e poi ricoperti. Al centro di essa sorge la statua di Urbano Rattazzi, opera di Ferruccio Pozzato, che sostituisce la fusione più antica di Giulio Monteverde, demolita per ricavarne metallo nel 1943, durante la seconda guerra mondiale.
Architetture civili
- Palatium Vetus. Il palazzo, nella centrale piazza della Libertà, venne costruito intorno al 1170. Ha avuto funzione di Broletto, nei secoli XIII e XIV, quindi centro della vita politica, amministrativa e giudiziaria del comune medioevale. Dopo molte vicissitudini nel 1856 il Comune di Alessandria lo cede allo Stato che ci sistema il corpo di guardia del Comando di Divisione. Fino al 1995 l’edificio ha ospitato il Presidio e il Distretto Militare e, dal 2012, è sede della Fondazione cassa di risparmio di Alessandria che ne ha completamente finanziato il restauro.
- Palazzo del Municipio o Palazzo Rosso (dal colore della facciata). Eretto nel XVIII secolo è dotato di un particolare orologio a tre quadranti (da notare sulla sommità il galletto sottratto dagli alessandrini ai casalesi nel 1225); distrutto dai bombardamenti di guerra nel 1944 l’edificio che si presenta è il risultato di un successivo intervento di ricostruzione.
- Palazzo Ghilini, eretto da Tommaso Ottaviano Antonio Ghilini marchese dell’omonima famiglia, è sede dell’Amministrazione Provinciale e della Prefettura. Progettato da Benedetto Alfieri nel 1733, di pregevoli forme barocche, considerato il più bello e monumentale della città.
- Palazzo Cuttica di Cassine. Futura sede del Museo Civico e già sede del Conservatorio Statale di Musica “Antonio Vivaldi” e precedentemente del liceo musicale.
- Palazzo Guasco. Situato nell’omonima via Guasco la sua storia risale ai primi secoli dalla fondazione della città. L’attuale conformazione è del secolo XVIII. L’ala destra del palazzo è sede di alcune sezioni dell’Amministrazione Provinciale: la Direzione Economia e Sviluppo della Provincia di Alessandria (che comprende l’Assessorato alla Cultura e l’Assessorato al Turismo), la Biblioteca Provinciale di Editoria locale, l’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea e la Galleria d’Arte Moderna. In attesa di restauro di alcuni saloni del palazzo che conservano la struttura architettonica settecentesca. L’ala sinistra del palazzo, invece, è proprietà privata. Degno di nota il piccolo teatro, non aperto al pubblico, presente all’interno dell’ala privata.
- Palazzo dal Pozzo. Situato in piazzetta Santa Lucia, risalente al XVIII secolo di stile prettamente barocco. È stato sede della Società del Casino dal 1862 al 1868, per alcuni decenni dell’Archivio Notarile e dal 1962 al 1982 nuovamente della Società del Casino.
- Arco di trionfo. Situato al termine di via Dante fu eretto nel 1768 a ricordo della visita di Vittorio Amedeo III e di Maria Antonia di Spagna. È un raro esempio di arco settecentesco.
- Palazzo Prati di Rovagnasco. Costruito verso la metà del Settecento per volontà del marchese Carlo Giacinto Prati, l’edificio è stato ristrutturato e in parte alterato dopo la Seconda Guerra Mondiale ed è distribuito su tre piani che si snodano con una pianta ad U intorno a un cortile centrale: un corpo principale che si affaccia su via XXIV Maggio e da due ali laterali lungo le vie Giuseppe Verdi e San Giacomo della Vittoria. I tipici elementi decorativi dello stile barocco sono ridotti secondo un gusto ormai orientato come in edifici coevi verso forme di austerità classicheggiante, tanto che il palazzo può essere considerato la più severa fra le dimore signorili del Settecento alessandrino.[12]
- Villa Guerci.
- Ponte Cittadella. Il ponte detto appunto “Cittadella” è, per la sua storia e la sua importanza strategica, il principale ponte di Alessandria che unisce le due sponde cittadine del fiume Tanaro. Nell’agosto del 2009 è stato demolito il terzo ponte della storia della città dalla sua fondazione inaugurato nel 1891.[13] Il ponte del 1891 rimpiazzò un più antico ponte in pietra coperto, inaugurato nel 1455 che a sua volta sostituì un originario ponte in legno. Il Comune di Alessandria incaricò nel 1996 l’architetto Richard Meier di progettare un nuovo ponte a campata unica. L’attuale è stato inaugurato il 23 ottobre 2016.
- Dispensario antitubercolare e Laboratorio provinciale di igiene e profilassi. Opere di Ignazio Gardella, realizzate tra il 1934 e il 1939, sono considerate capolavori dell’architettura del Razionalismo italiano.
- Palazzo delle Poste. Edificato tra il (1939 e il 1941) di stile schiettamente razionalista è decorato con un bel mosaico lungo 38 metri di Gino Severini sulla facciata.
- Casa Borsalino. Opera dell’architetto Ignazio Gardella progettata tra il 1949 e il 1951 e realizzata nel 1952.
Architetture religiose
- Duomo di Alessandria. Quasi adiacente a piazza della Libertà è la piccola ed elegante piazza del Duomo, con la nuova cattedrale neoclassica (costruita tra il 1807 e il 1810, poi rimaneggiata tra il 1874 e il 1879 anno della consacrazione) che conserva al suo interno la statua lignea della Madonna della Salve; sul lato sinistro della facciata spicca Gagliaudo che regge una formaggetta lodigiana, scultura romanica raffigurante l’eroe alessandrino che secondo la leggenda si distinse nel corso dell’assedio del Barbarossa. Da notare sul fianco destro della Cattedrale l’altissimo e imponente campanile di gusto eclettico, costruito a più riprese fra l’ultimo decennio dell’Ottocento e il 1922; con i suoi 106 metri di altezza è il terzo più alto d’Italia dopo il Campanile di Mortegliano e il Torrazzo di Cremona. Il campanile contiene un concerto di 5 campane in do3 maggiore.
- Chiesa di Santa Maria di Castello. La più antica della città (XV secolo), situata presso l’antico borgo Rovereto e che fonde nella sua struttura stili di epoche diverse, come quello tardo – romanico della costruzione con il portale rinascimentale e, al suo interno, diverse opere di epoche successive (il crocefisso, l’altare, la fonte battesimale, la sacrestia); inoltre nei sotterranei, da qualche tempo riaperti al pubblico, si possono osservare i resti di due precedenti chiese. Nonostante una fase di decadenza, negli ultimi anni sono stati notevoli i lavori di ristrutturazione e consolidamento statico (contributi Regione Piemonte, arch. Piero Teseo Sassi)
- Chiesa di San Gaudenzio martire, chiesa cattolica di Rito greco-bizantino costruita nel 1994 per le comunità romena, moldava, serba, montenegrina, greca, bulgara e per la minoranza serba della Croazia
- Chiesa della Beata Vergine Assunta
- Chiesa della Beata Vergine Maria delle Grazie
- Chiesa di San Giovanni Evangelista
- Chiesa del Cimitero urbano
- Chiesa del cuore immacolato di Maria
- Chiesa di Maria Santissima della Misericordia
- Chiesa di Nostra Signora del Carmine
- Chiesa di Nostra Signora del Monserrato
- Chiesa di san Giovannino
- Chiesa di san Giuseppe
- Chiesa di san Lorenzo
- Chiesa di san Pio V
- Chiesa di san Rocco
- Chiesa di santa Lucia
- Chiesa di santo Stefano
- Chiesa dei santi Alessandro e Carlo
- Chiesa dei santi Antonio e Biagio
- Chiesa dei santi Sebastiano e Dalmazzo
- Santuario Beata Vergine Maria di Loreto
- Santuario Nostra Signora di Lourdes
- Santuario del Sacro Cuore
- Santuario di san Giacomo
- Ex complesso monumentale di san Francesco
- Sinagoga di Alessandria
Architetture militari
- Cittadella Militare. Sorge sulla sponda sinistra del fiume Tanaro. È un’imponente costruzione militare innalzata su progetto di Ignazio Bertola, una delle principali al mondo per importanza. La costruzione, voluta da Vittorio Amedeo II di Savoia nel XVIII secolo, comportò l’evacuazione e la demolizione dell’intero quartiere di Borgoglio. Di proprietà dell’Agenzia del Demanio, è visitabile grazie alle guide preparate dal FAI: è a pianta stellare, con sei bastioni attorniati da fossati. Di notevole interesse architettonico-militare i quartieri militari con gli edifici settecenteschi e ottocenteschi.
- Caserma Valfré di Bonzo.
- Forte Bormida.
- Forte Ferrovia.
- Forte Acqui.
Alberi monumentali
- Platano di Napoleone. Lungo la ex statale n. 10 che collega Alessandria a Spinetta Marengo svetta il cosiddetto Platano di Napoleone, uno dei più grandi alberi monumentali d’Italia. La leggenda vuole che sia stato messo a dimora nel 1800 a seguito della vittoria sugli austriaci alla battaglia di Marengo. Il Platano, della specie Platanus occidentalis, è alto 43 metri e ha una circonferenza alla base del tronco di oltre 8 metri. Sembra che fino agli inizi del XX secolo fossero rimasti ancora cinque esemplari superstiti di un viale completo che dalle porte di Alessandria giungeva sino a Marengo.[14] Qui di seguito le coordinate del platano: +44° 54′ 28.17″, +8° 38′ 23.70